Lezioni di guida (per i romani e non solo) – Le Frecce

traffico

Sebbene per molte persone le frecce siano conosciute ma considerate un optional alla stregua dei finestrini elettrici (tant’è che immagino non siano pochi quelli che, al momento dell’acquisto di una nuova auto, notando queste due strane luci arancioni che di solito stonano con la livrea grigio metalizzato dell’auto, provino a chiedere al commesso se vi si possa rinunciare e a quanto ammonti il risparmio), per alcuni sono totalmente un mistero. A volte qualcuno prova ad attivarle, ma non notando evidentemente nessun risultato positivo, tipo una fresca brezza che sfiora il viso, o una potenza maggiore del motore, ci rinuncia e non le usa più, mai più, dimenticandole per sempre.  D’altronde non hanno tutti i torti, neanche nel manuale di istruzioni c’è scritto a cosa servono (come non c’è scritto a cosa serve il volante potrebbe obiettare qualcuno, ricordando che certe cose dovrebbero essere state imparate altrove, in un luogo che è ormai per lo più dimenticato da tutti).

Alcuni credono per qualche strano motivo che servano per migliorare le sterzate, e quindi le attivano solo e soltanto al momento di girare il volante, ma dagli esperti è escluso che apportino un miglioramento all’angolo di sterzata, quindi non si spiega questo comune sentire.

Per molti altri però le frecce sono fondamentali, solo però quando vengono usate in coppia, le famose “doppie frecce“, che si attivano premendo un apposito pulsantone rosso al centro del cruscotto,  e permetterebbero secondo fonti attendibili di poter parcheggiare in qualsiasi punto del globo. La tecnologia in effetti fa molti passi avanti, e ormai nei concessionari di Roma sono disponibili automobili con delle doppie frecce super-potenziate che consentono di parcheggiare in luoghi prima impossibili, a partire dalla ormai comune quadrupla fila (addirittura quando la corsia non ne permette neanche una!) fino a posizioni come il Colosseo (al centro, del Colosseo), la punta di un obelisco, il camerino di Intimissimi a Via del Corso, il TUO box personale, davanti al bancone del bar (così non devi neanche scendere per il cappuccino!), e qualsiasi altro luogo che possa essere individuato a occhio nudo, a prescindere dallo spazio effettivamente disponibile.

Eh si, la tecnologia avanza, avanza sempre, evidentemente perchè (visto il quoziente intellettivo medio in ribasso) nessuno sa che farci…